Storie di maturazione:
20 anni percorso parallelo
Giovanna Tantini e i suoi Bardolino
In degustazione verticale 8 annate di Bardolino, coronate dal Bardolino di sottozona “La Rocca” 2020, selezione delle selezioni. Un percorso parallelo di crescita dei vini e di Giovanna, che ha creduto nella denominazione 20 anni fa, quando molti produttori ne uscivano, e ha creato un gruppo di lavoro affiatato “perché nel vino si leggono la terra, il microclima, ma anche le persone e la loro crescita collettiva”. A spingerla la determinazione a fare un grande Bardolino, elegante e longevo, affidandosi a chi, fuori dal territorio, potesse guardare questo vino con occhi nuovi.
L’incontro con gli enologi Attilio Pagli e Laura Zuddas e con l’agronomo Roberto Abate, l’impegno in vigna, anche su pratiche sostenibili quando ancora nessuno ne parlava, le esperienze con diversi uvaggi fino alla scelta del 90% di Corvina, il forte coinvolgimento nelle attività del Consorzio per la valorizzazione dei vini del territorio e arriviamo al 2022.
Oggi per Giovanna è arrivato il momento di parlare in prima persona e raccontarsi non più solo con i suoi vini, su cui,
non a caso, ha letteralmente deciso di “metterci la faccia”
2013-2020 BARDOLINO IN VERTICALE
“Ogni annata è unica e irripetibile, è l’espressione delle difficili scelte vendemmiali che determinano il corretto momento per la raccolta. Ci sono state annate in cui ho rischiato tantissimo per poter realizzare il Bardolino che volevo. Ne ricordo due nel decennio trascorso. La 2014 – un’estate senza sole, apparso solo in ottobre – e la necessità di posticipare la vendemmia per far maturare le uve. La 2017 all’estremo opposto – annata caldissima, con pochissime piogge – e il lavoro in vigna per proteggere l’uva da scottature e appassimenti. E per entrambe è valsa la pena mettersi in gioco. Sono proprio le annate particolari a stimolare la creatività di noi vignaioli, quelle che ci mettono di fronte a scelte estreme per dare una identità ai nostri vini”.
2013
Germogliamento rallentato dalle basse temperature e primavera fredda e piovosa. Gestione verde complessa. Luglio e agosto molto caldi hanno spinto le viti per arrivare alla vendemmia nei tempi canonici tra metà e fine settembre. Vino con un buon corpo già in partenza.
2014
Annata fresca e piovosa, scarsamente soleggiata se non a ottobre. Quando abbiamo deciso di rischiare lasciando le uve a maturare per vendemmiare solo alla fine del mese. È nelle annate difficili che si possono avere grandi vini. La 2014 è una vendemmia unica nel suo genere.
2015
Annata nella norma per temperature e precipitazioni, che hanno impedito l’insorgere di stress idrici. Calda da metà giugno a metà agosto con piogge ai primi di ottobre, che non hanno inficiato lo stato fitosanitario delle uve alla vendemmia. Buoni acidità e corpo.
2016
Estate calda con qualche pioggia. Selezione dei grappoli impegnativa per la disomogeneità per dimensione e maturazione. Vendemmia senza particolari problemi. Un’annata longeva e che rispetta le caratteristiche del vino.
2017
Fioritura breve ed estate molto calda. La protezione del grappolo con le foglie per evitare ustioni, soprattutto su Corvina, ha consentito di raccogliere uve con buona acidità. Vino molto corposo e fresco, di grande longevità.
2018
Buona la fioritura durata circa 15 gg. Estate con temperature buone, calda, vendemmia a metà settembre. I grappoli particolarmente spargoli selezionati in questa annata hanno contribuito a realizzare un vino con buona struttura.
2019
Estate calda, nessuna particolare difficoltà per arrivare in vendemmia a selezionare le uve, che si presentavano sane e hanno permesso di realizzare un Bardolino elegante e longevo.
2020
Una buona annata, senza grandi complicazioni dal punto di vista climatico. Vendemmia a metà settembre per la Corvina, con una selezione più spinta delle uve nei vigneti per la prima annata di produzione del cru “La Rocca”